Quel che è certo è che le principali declinazioni dell’agricoltura del futuro saranno proprio innovazione tecnologica e investimenti mirati. Non a caso la tecnologia, che viene così definita come Agri Technology e la cultura dell’investimento sono proprio i due cardini della manifestazione in terra australiana.
Considerata infatti quella che è la situazione attuale, con una popolazione in fortissima crescita (si stima che supererà i 9 milioni entro il 2050), non ci si può esimere dall’interrogarsi su quale sarà l’impatto sull’agricoltura mondiale che dovrà evolversi con lo stesso ritmo di crescita della popolazione mondiale, per poter garantire un livello di vita consono e quanto più egalitario. E proprio per risolvere questa problematica, il mondo dell’agricoltura non può far altro che rivolgersi al settore della tecnologia, perpetrando così una vera e propria “digital disruption”, ovvero un cambiamento radicale del settore, dove la penetrazione della tecnologia sarebbe così profonda da mutare completamente l’assetto del settore stesso, che non a caso viene definito come un “reshaping” del settore.
Ovviamente, una rivoluzione di tale portata non può essere sconnessa dall’impatto economico che si avrebbe non solo sulle singole aziende agricole, ma anche su tutto l’insieme di organi istituzionali e aziende che gravitano attorno ad esse. Ecco, perché è importante creare una buona cultura dell’investimento che comprenda anche una corretta informazione di tutti gli attori e stakeholder del settore, per avere gli strumenti adeguati per non restare indietro. In Italia questi strumenti sono rappresentati dagli ultimi PSR, che si configurano proprio come il sostegno necessario a tutte quelle aziende agricole e non, che vogliano essere, non solo partecipi, ma anche protagoniste di questo profondo cambiamento del settore.
Quale sarà allora l’agricoltura del futuro?
Dobbiamo tener presente che quando si parla di agricoltura, in realtà ci si riferisce ad un mondo molto più ampio, che spazia dalla coltivazione vera e proprio allo studio dei cambiamenti climatici, alla ottimizzazione della filiera etc. Pertanto per comprendere in maniera adeguata la mutazione del settore in chiave digitale, dobbiamo definire quali siano i settori ad oggi interessati dalla rivoluzione digitale e quali le tecnologie che li interesseranno. Sicuramente il proliferare di piattaforme per l’archiviazione e elaborazione dei dati degli ultimi anni, ha rappresentato il motore propulsivo di questo cambiamento, che oggi coinvolge anche il settore robotica e automazione (utilizzo dei droni), ancora il settore delle tecnologie satellitari (pensiamo ai trattori a guida automatica tramite GPS) e quello delle strumentazioni meteorologiche (stazioni meteo in campo). Ad oggi l’applicazione più interessante e di maggior successo delle Agri-Technologies è quello al mondo dell’irrigazione, dove vengono coniugate sia esigenze tecniche di calibrazione dell’irrigazione sul fabbisogno della pianta, sia aziendali di riduzione costi e tempo\uomo, attraverso l’uso di sistemi di supporto decisionali come Bluleaf®.
Ma la vera new entry nel mondo dell’agricoltura è rappresentata dalle “nano tecnologie”, che non solo stanno vivendo un momento d’oro nel campo della ricerca scientifica e tecnologica ma che ad oggi contano numerosi utilizzi proprio in agricoltura, guadagnando così il titolo di responsabili del “restauro” dell’intero ciclo di produzione agricola, attraverso la risoluzione delle inefficienze della filiera stessa o il miglioramento del processo di produzione sin dalla fase di coltivazione. Un esempio di questo è l’applicazione della scienza dei “nanomateriali” (nanomaterials) ai prodotti fitosanitari e fertilizzanti. Questa scienza che nasce dall’unione della nanotecnologia e della scienza dei materiali, consente di studiare le caratteristiche dei materiali su nanoscala.
Tutto questo si pone al centro di due grandi obiettivi dell’agricoltura che verrà: da una parte, la realizzazione di un’agricoltura più ecosostenibile, che in qualche modo “torna” a Madre Natura e dell’altra parte la conquista di un vero sfruttamento intelligente delle risorse, che diventa compatibile con quelle che sono le esigenze di competitività sul mercato senza rinunciare alla qualità del prodotto finale. Ecco come Bluleaf®, che ha sempre perseguito questi obbiettivi (Mission), si inserisce in un contesto che rompe le barriere nazionali e unifica le diverse declinazioni dell’Agricoltura mondiale.
Ecco come l’Internet of Things, il Big Data o l’Intelligenza Artificiale diventano nuove declinazioni di un settore che fino ad ora non parlava la lingua dello sviluppo tecnologico e che oggi, invece, può trovare proprio in questo la sua fonte di eterna giovinezza.