[:it]“Food is the next barrier for information technologies. We are just at the beginning of enormous innovation in this space.”
Bill Gates
La definizione di Agricoltura di Precisione (Precision Farming), viene direttamente dagli States e fu coniata negli anni ’80 per contraddistinguere quella che era la nuova tendenza dell’agricoltura mondiale. In concomitanza con il boom dello sviluppo dell’Information Technology si paventò infatti l’opportunità di utilizzare quelle che erano le nuove scoperte in fatto di collezione ed elaborazione di dati, al “farm management“. L’Agricoltura di Precisione, come è oggi conosciuta infatti, viene definita come l’insieme di strategie gestionali agricole che avvalendosi delle moderne tecnologie, si propone l’obiettivo di razionalizzare l’uso delle risorse per ottimizzare la resa colturale. Il principio su cui si basa l’Agricoltura di Precisione passa attraverso tre semplici azioni: osservare, misurare e intervenire sulle variabili colturali. L’esigenza a cui infatti si tenta di dare soddisfazione tramite l’uso di sistemi in grado di collezionare ed elaborare dati è proprio quella di ridurre al minimo ed interpretare al meglio le variabili di campo e dell’ambiente. Queste variabili hanno coordinate sia spaziali che temporali ed ecco come la statistica e i sistemi in grado di produrre ed interpretare queste statistiche si rendono necessari.
Le primissime innovazioni in questo senso sono stati i sistemi a guida assistita e le macchine a dosaggio variabile. I primi consistono in ricevitori
GPS montati su macchine agricole quali trattori o mietitrebbie che consentono di conoscerne la posizione esatta, mentre tramite un computer se ne comanda lo sterzo, garantiscono non solo un netto risparmio in termini di occupazione della risorsa umana, ma anche risparmi in termini di tempo e sprechi. Le macchine a dosaggio variabile, invece, sono sistemi in grado di analizzare i dati di campo ed identificare le zone in cui concimare e in quali quantità. Ad oggi negli USA, il 94% delle trebbiatrici possiede display su cui consultare i dati colturali e circa il 74% dei macchinari sono a dosaggio variabile.
L’obbiettivo generale allora, è quello di sviluppare dei sistemi che siano in grado di automatizzare le operazione e allo stesso tempo forniscano supporto in fase di pianificazione strategica. Questi sistemi sono ad esempio i DSS (Decision Support System) ovvero software in grado di fornire supporto alle decisioni strategiche attraverso l’estrazione di informazioni utili provenienti da una grande quantità di dati raccolti direttamente dal campo ed eventualmente integrandoli con quelli che sono gli standard produttivi dell’azienda.
Ecco anche perché sempre più nel mondo dell’agricoltura, si parla di Big Data, ovvero raccolte di dati tanto estese e complesse da richiedere speciali tecnologie per la loro elaborazione, e queste tecnologie vengono appunto messe a disposizione dal mondo IT. Fino ad ora queste tecnologie hanno interessato diversi campi della vita umana come la salute, marketing e social network, mentre solo negli ultimi anni si è pensato di includere anche l’agricoltura in questa “rivoluzione“. Sfruttare sistemi in grado di registrare, interpretare ed elaborare gradi mole di dati riguardanti lo stato del suolo, della coltura finanche le condizioni ambientali si traduce in un giovamento non solo in termini di spesa economica delle risorse, ma anche in termini di impatto ambientali delle attività agricole. Basti pensare ad un tema attualissimo come quello dei cambiamenti climatici. Nell’anno del COP21 non possiamo non tener conto del profondo mutamento climatico che sta interessando il pianeta, la cui prima ripercussione è proprio sull’agricoltura. Avere accesso ad un sistema in grado di interpretare questi cambiamenti, adattando gli interventi da eseguire risulta quindi, quanto mai fondamentale.
L’Agricoltura di Precisione è un campo nuovo, giovane, innovativo, ancora in pieno mutamento. Ad oggi nuove prospettive e sfide si aprono, a partire dalla possibilità di usare droni, agli OGM, alla robotica. Noi, che i principi dell’Agricoltura di Precisione li abbiamo sposati da sempre, non possiamo che farci travolgere da questa ondata di innovazione che sta investendo tutto il campo dell’agricoltura.[:en]
“Food is the next barrier for information technologies. We are just at the beginning of enormous innovation in this space.”
Bill Gates
La definizione di Precision Farming, viene direttamente dagli States e fu coniata negli anni ’80 per contraddistinguere quella che era la nuova tendenza dell’agricoltura mondiale. In concomitanza con il boom dello sviluppo dell’Information Technology si paventò infatti l’opportunità di utilizzare quelle che erano le nuove scoperte in fatto di collezione ed elaborazione di dati, al “farm management“. L’Agricoltura di Precisione, come è oggi conosciuta infatti, viene definita come l’insieme di strategie gestionali agricole che avvalendosi delle moderne tecnologie, si propone l’obiettivo di razionalizzare l’uso delle risorse per ottimizzare la resa colturale. Il principio su cui si basa l’Agricoltura di Precisone passa attraverso tre semplici azioni: osservare, misurare e intervenire sulle variabili colturali. L’esigenza a cui infatti si tenta di dare soddisfazione tramite l’uso di sistemi in grado di collezionare ed elaborare dati è proprio quella di ridurre al minimo ed interpretare al meglio le variabili di campo e dell’ambiente. Queste variabili hanno coordinate sia spaziali che temporali ed ecco come la statistica e i sistemi in grado di produrre ed interpretare queste statistiche si rendono necessari.
Le primissime innovazioni in questo senso sono stati i sistemi a guida assistita e le macchine a dosaggio variabile. I primi consistono in ricevitori
GPS montati su macchine agricole quali trattori o mietitrebbie che consentono di conoscerne la posizione esatta, mentre tramite un computer se ne comanda lo sterzo, garantiscono non solo un netto risparmio in termini di occupazione della risorsa umana, ma anche risparmi in termini di tempo e sprechi. Le macchine a dosaggio variabile, invece, sono sistemi in grado di analizzare i dati di campo ed identificare le zone in cui concimare e in quali quantità. Ad oggi negli USA, il 94% delle trebbiatrici possiede display su cui consultare i dati colturali e circa il 74% dei macchinari sono a dosaggio variabile.
L’obbiettivo generale allora, è quello di sviluppare dei sistemi che siano in grado di automatizzare le operazione e allo stesso tempo forniscano supporto in fase di pianificazione strategica. Questi sistemi sono ad esempio i DSS (Decision Support System) ovvero software in grado di fornire supporto alle decisioni strategiche attraverso l’estrazione di informazioni utili provenienti da una grande quantità di dati raccolti direttamente dal campo ed eventualmente integrandoli con quelli che sono gli standard produttivi dell’azienda.
Ecco anche perché sempre più nel mondo dell’agricoltura, si parla di Big Data, ovvero raccolte di dati tanto estese e complesse da richiedere speciali tecnologie per la loro elaborazione, e queste tecnologie vengono appunto messe a disposizione dal mondo IT. Fino ad ora queste tecnologie hanno interessato diversi campi della vita umana come la salute, marketing e social network, mentre solo negli ultimi anni si è pensato di includere anche l’agricoltura in questa “rivoluzione“. Sfruttare sistemi in grado di registrare, interpretare ed elaborare gradi mole di dati riguardanti lo stato del suolo, della coltura finanche le condizioni ambientali si traduce in un giovamento non solo in termini di spesa economica delle risorse, ma anche in termini di impatto ambientali delle attività agricole. Basti pensare ad un tema attualissimo come quello dei cambiamenti climatici. Nell’anno del COP21 non possiamo non tener conto del profondo mutamento climatico che sta interessando il pianeta, la cui prima ripercussione è proprio sull’agricoltura. Avere accesso ad un sistema in grado di interpretare questi cambiamenti, adattando gli interventi da eseguire risulta quindi, quanto mai fondamentale.
L’Agricoltura di Precisione è un campo nuovo, giovane, innovativo, ancora in pieno mutamento. Ad oggi nuove prospettive e sfide si aprono, a partire dalla possibilità di usare droni, agli OGM, alla robotica. Noi, che i principi dell’Agricoltura di Precisione li abbiamo sposati da sempre, non possiamo che farci travolgere da questa ondata di innovazione che sta investendo tutto il campo dell’agricoltura.
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