Il 2020 è stato un anno che ognuno di noi ricorderà per sempre: ricorderemo l’ansia e la paura per la nostra incoluminità e quella dei nostri cari, per le nostre attività produttive e per un mondo che ha cambiato volto da un giorno all’altro e che sappiamo che non sarà più lo stesso.
Nel 2020 le aziende agricole italiane si sono trovare ad affrontare problematiche del tutto nuove e inaspettate, come l’improvvisa riduzione degli ordini dovuti al blocco del settore della ristorazione e del turismo, carenza di manodopera, ma soprattutto, i consumatori hanno guadagnato una maggiore attenzione dei confronti della provenienza e delle tecniche adottate per la produzione degli alimenti sugli scaffali dei supermercati.
Oggi, ad un anno dall’inizio pandemia, si fanno i conti con gli impatti sul settore Agroalimentare e un dato salta subito all’occhio: il digitale ha portato la resilienza.
L’Analisi dell’Osservatorio SmartAgrifood di Osservatori.net mostra infatti, come il digitale, che ha salvato tante imprese tramite i tools di smart working , abbia salvato anche il settore agroalimentare, accelerando il processo di digitalizzazione che sta interessando il settore negli ultimi 10 anni.
Il digitale ha permesso alle aziende italiane di gestire al meglio i processi produttivi, monitorando il campo anche lontano dal campo, gestire ordini e contatti con clienti e fornitori e fornendo ai produttori gli strumenti di tracciamento e qualità in grado di fornire al consumatore finale tutte le informazioni sui prodotti.
Quando quasi 10 anni fa abbiamo iniziato l’avventura Bluleaf, sapevamo che il digitale avrebbe potuto cambiare il volto del settore e che sarebbe stato la chiave per renderlo resiliente al mondo che cambiava.
Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma sappiamo che la scommessa che abbiamo fatto anni fa sul digitale è una scommessa che continua a far vincere il settore!