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In occasione della Conferenza: Innovazione e Redditività in Agricoltura, tenutasi Venerdì 24 Marzo, presso le Cantine Del Vento, abbiamo avuto l’opportunità di aprire un interessante dibattito con alcuni rappresentanti del settore, sul tema dell’innovazione in agricoltura e su quelli che sono gli strumenti a disposizione per poter investire in innovazione.
Che significa investire in innovazione?
Forse il focus più importante del dibattito che sta avvenendo a livello nazione, traghettato dalla promozione dei nuovi bandi PSR, è proprio sul significato del “fare innovazione“. Spesso, infatti, si è soliti confondere il termine “innovazione” nel mare di nuove tecnologie emergenti, quali droni o altro, senza contestualizzare correttamente il termine all’interno del settore.
Come specificato negli stessi bandi PSR, “Innovare” è un termine comprensivo ma anche specifico, che “comprende” qualsiasi nuova iniziativa, che possa apportare giovamento e rimodernamento alla singola azienda (e pertanto all’intero settore). Innovare, però significa anche contestualizzare correttamente le attività, misurarle sulla propria azienda o sulle proprie esigenze, sfruttando il proprio know-how, mettendolo in condivisione con gli altri partecipanti al proprio Gruppo Operativo.
“Innovare” è quindi rivolgere un nuovo sguardo alla propria attività, partendo da ciò che l’ha contraddistinta fino ad oggi, cercando nuove strade per permetterle di crescere.
Quali sono le tecnologie disponibili?
Durante l’incontro si è data una breve presentazione dei DSS per l’Agricoltura. I sistemi di supporto decisionale (DSS) sono sistemi in grado di interfacciarsi col campo, grazie alla collezione di dati provenienti dalla sensoristica di campo, e di fornire all’utilizzatore tutte le informazioni a supporto del processo decisionale.
DSS come Bluleaf® ,sono solo una delle nuove proposte in campo tecnologico a disposizione del settore agricolo. Tuttavia essi sono la realtà che ad oggi ha maggiore fortuna proprio sul suolo pugliese. Avere a disposizione sistemi in grado di “leggere il campo”, individuando le varie esigenze (nel caso di Bluleaf® quelle irrigue), e fornendo all’agricoltore o all’agronomo, soltanto il dato finale (o il consiglio irriguo), permette una gestione efficiente delle risorse. Gestione efficiente, intesa non solo intese come risparmio (idrico o di manodopera) ma come incremento della conoscenza del biosistema. Si può dire che queste tecnologie “traducano” il linguaggio del campo, in modo che agricoltore e pianta possano parlare la stessa lingua.
Quali sono gli strumenti a disposizione per investire in innovazione?
Lo strumento più noto messo a disposizione dalla Regione Puglia per operare questo tipo di investimenti, sono i PSR. In particolare durante l’incontro, il dibattito si è focalizzato sulla Misura 16, che prevede il sostegno di “forme di cooperazione fra almeno due soggetti, appartenenti a diverse categorie di operatori del settore agricolo, forestale e alimentare, nonché altri soggetti che contribuiscono alla realizzazione delle priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale.”
La Misura 16, si pone quindi due obiettivi, la cooperazione tra diversi attori del settore (attraverso la formazione del Gruppo Operativo) e la promozione dello “sviluppo rurale”, ovvero la compartecipazione delle diverse realtà costituenti il gruppo è finalizzato proprio all’apporto di innovazione nel settore. Innovazione, intesa nelle sue diverse sfaccettature, come riportano le diverse sottomisure. Nella Sottomisura 16.1, ad esempio, rientrano i sostegni alla formazione dei Gruppi Operativi “in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura, per la realizzazione di progetti in tale ambito e la partecipazione alle attività della rete PEI europea“. Ancora, nella Sottomisura 16.2 troviamo i finanziamenti a sostegno della “verifica e dell’applicabilità di tecnologie, tecniche e pratiche in diverse situazioni […] oltre che per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie”, nella Sottomisura 16.3 si vanno a sostenere le cooperazioni tra piccoli operatori riguardo a “sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale”, nella Sottomisura 16.4 il sostegno è rivolto alla “cooperazione di filiera”, nella 16.5 si sostengono le iniziative volte alla sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici e le azioni per la loro mitigazione, nella 16.6 si torna a sostenere la cooperazione di filiera “per l’approvvigionamento sostenibile di biomasse”, nella 16.8, infine, si da “sostegno alla redazione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti”.
Un esempio di applicazione: DSS GRAPE
Un esempio di applicazione del bando è stata la formazione del GO : DSS GRAPE. Il Gruppo Operativo, che vede la collaborazione di entità differenti, a partire da Istituti Universitari e di Ricerca (UNIBA-DISSPA, CNR-ISPA, CNR-IBIMET, CRSFA), aziende agricole quali Cantine Due Palme, o O.P. quali O.P. Ortofrutticola Jonica e O.P. Arca Fruit, aziende come AGRIS e AGRIMECA e Sysman quale azienda informatica, in collaborazione con il DARe (Distretto Agroalimentare Regionale) e Agriplan.
Il GO si costituisce per lo sviluppo di “Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) per il miglioramento della sostenibilità in viticoltura“,ovvero una piattaforma tecnologica regionale in grado di integrare le varie tecnologie ed il know-how disponibili, calibrare e validare specifici modelli e sistemi di sensori per la gestione sostenibile di input in agricoltura (acqua, fertilizzanti e prodotti fitosanitari) e operare per il trasferimento tecnologico a favore di aziende e tecnici.
Gli obiettivi specifici sono molteplici: rendere i processi più sostenibili, avere disponibilità di dati agrometeorologici nei principali areali produttivi, acquisire conoscenze e strumenti efficaci per la gestione dell’irrigazione e fertirrigazione per le più importanti avversità della vite, avere disponibilità di strumenti informatici smart per la gestione della rintracciabilità ed infine formare tecnici ed operator per il corretto uso delle nuove tecnologie.
Le attività del GO sono molteplici, a partire dalla fase di analisi e “setting up” a finire a quella di trasferimento tecnologico nei confronti di tecnici, consulenti e aziende, di quanto appreso e sviluppato nel progetto.
Il DSS-GRAPE è un ottimo esempio di “Investimento in innovazione“, in quanto riunisce differenti realtà del settore in un aperto e continuo dibattito sulle esigenze del settore vitivinicolo e sugli strumenti tecnologici e di ricerca per cercare di soddisfarli non solo a breve termine, ma creando una realtà che possa essere di giovamento per tutto il settore.